the ”Doc” boogie (boogey)

ad aprile 2011 inizia l’operazione nostalgia.

complice un post di un utente su homestudioitalia, vengo a conoscenza di un pedale che emulerebbe fedelmente lo stadio distorto del Mesa Boogie Dual Rectifier: l’utente lo aveva costruito da solo stampando il pcb ed assemblandolo usando uno degli schemi che si trovano tutt’ora in giro per internet (uno su tutti: http://gaussmarkov.net/wordpress/circuits/dr-boogey/).

incuriosito, mi metto alla ricerca del circuito già fatto, meglio se in Kit e lo trovo in uno store tedesco (http://www.uk-electronic.de). Ordino, il tutto arriva perfetto ed integro nel giro di un paio di settimane, insieme alla enclosure da forare, unica modifica le manopole dei pot mi vengono sostituite d’ufficio da grandi a piccole, per questioni di ingombro.

questo Kit ha un solo ”problema” o presunto tale: le istruzioni sono totalmente in tedesco, inoltre per differenziare le resistenze si basa sul codice dei colori non ci sono i valori attaccati agli steli: cosa che mi ha portato a combinare un disastro non indifferente.

Infatti, lo assemblo e faccio due errori fondamentali:

  • confondo le resistenze e le monto sbagliate, fidandomi troppo della mia scarsa esperienza di identificazione in base al codice e misurando i valori in modo approsimativo con il tester, compromettendo il funzionamento del circuito;
  • a forza di saldare e dissaldare su spazi ristretti ”brucio” il pcb in qualche punto;
  • saldo direttamente sul medesimo pcb i transistor, precludendomi la possibilità se per malaugurio si bruciassero di sostituirli senza ”danni”.

come potete ben intuire una volta assemblato non funziona, ed anche una volta corretti gli errori di installazione delle resistenze l’effetto si rifiuta di mettersi in moto: ronza, fischia, autoscilla.

preso da disperazione contatto sempre su homestudioitalia Radioman, che di elettonica ne sa molto più di me, gli espongo il problema e gli affido l’effetto capriccioso; lo sistema creando un paio di reti di filtraggio, e modificando le piste, il risultato ”da dentro” è questo:

l’effetto dopo il trattamento finalmente funziona, e con i settaggi qui di seguito, ed un simulatore di impulsi di cassa che vedete nella seconda foto della galleria qua sotto ho fatto tre takes con 3 chitarre due con i Duncan (una Zion ed una Jackson) ed una con gli EMG81 (LTD):

ed ecco i tre sample:

ormai hanno due annetti, perdonate l’esecuzione imprecisa, li ho fatti più che altro per dare una idea del suono che usciva dal pedale.

il problema successivo era far stare anche lui in pedalboard, vi racconterò il percorso tra non molto,

a presto

A.

 

 

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