Ritorno alle origini

dopo circa un anno, a giugno 2011 finisce la mia avventura con l’ultimo gruppo, trascorro una estate senza suonare granchè: verso fine settembre ricomincio a suonicchiare un poco, di nuovo mi ritrovo a fare un bilancio sull’effettistica in mio possesso con risultati non molto incoraggianti.

  • il Clone Dis+ Mxr, una volta divenuto pedale singolo, è rimasto un anno in pedalboard ad occupare posto, ultilizzo pari a zero, per le sonorità che suonavo e che ricercavo non è mai stato di grande aiuto od apporto;
  • G-sharp: una ottima unità rack di effetti di ambiente ma pensandoci, in tutto il tempo in cui ne sono stato il felice possessore devo aver impostato un massimo di 6 presets, per poi utilizzarne quasi 2, addirittura alcuni presets li avevo impostati e mai utilizzati.

le conclusioni sono presto raggiunte: tenere un multieffetto rack da 19” se la sua utilizzazione è dell’1% è completamente inutile decido per la vendita, per quanto riguarda il Dist+ clone, l’ho semplicemente smantellato recuperando le parti riutilizzabili.

a quel punto avevo tre ordini di problematiche da risolvere:

  1. trovare dei sostituti al G-sharp, nell’ordine: un Riverbero, un Chorus ed un Delay;
  2. sistemare la pedalboard visto che dal ”secondo modulo” se n’era andato un effetto ed il ”terzo” fatto come era fatto aveva perso utilità;
  3. configurare il tutto in modo che rimanesse abbastanza spazio per altre eventuali ”aggiunte”.

tutto questo in un primo momento mi porterà a riordinare gli spazi interni al flight sulla falsa riga del precedente, salvo poi, nel giro di poco da questa riorganizzazione, farmi iniziare un progetto tra i più ambiziosi che io abbia mai tentato e che per anni era rimasto non più di una idea su autocad.

A domani!

A.

 

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